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Carme Pinós

Non era la prima volta che sentiva a parlare di Carme Pinós, architetta catalana e antica compagna di lavoro e di vita di Enric Miralles, il maestro dell'architettura moderna deconstructivista catalana, scomparso troppo giovane 10 anni fa. Pero quello più apassionante della vita e carriera della Pinós e la sua etapa in solitario, in cui ha potuto mostrare in evidenza il suo gran talento come architetto.

I primi giorni di maggio di questo anno, ho avuto il privileggio di asistere alla sua conferenza a La Sapienza, con il prof. Saggio, per ascoltare la sua esperienzia nei lavori che più recentemente ha fatto. Il modo in cui lei parla dei suoi progetti, assomiglia a una madre parlando dei suoi figli, perche lei ha un compito chiaro che sempre spiega: come architetto, si deve lavorare con attenzione e ascoltando quello che la gente e il luogo hanno da dirci. Sempre lei fa una architettura con un segno personale ma rispetando il progetto e anche la struttura, in cui si serve come appogio di tutto il progetto concettuale.

"Ascoltare prima di attuare, capire prima di attuare, e anche bisogna la presenza de poetica nell'architettura. Poetica che ci distingue degli animali, che serve a progettare una riflessione della società."

Anche personalmente il suo percorso di progetti e architetture ha una linealità, in cui, in ogni nuova opera, sviluppa un cambio in evoluzione di quella precedente, creando così una evoluzione formale, stilistica e strutturale nei suoi progetti.

IMPRINTING - MEMORIA E SILENZIO (Estratto dal Corso di Progettazione IV Saggio)

Nel link precedente si spiega una altra esperienza in relazione a Pinós

Immagine estrata della conferenza a La Sapienza (4 maggio 2017)

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