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Junya Ishigami è uno degli architetti più giovanne del Giappone, esendo riconosciuto internazionalmente per le sue opere. La sua bianca architettura non è caratterizata per la presenza di tecnologia, al contrario, sembra una architettura riposata ed ancestrale, ma che in efetto, ha uno svilupo tecnologico tra di se.

Stando a Chicago per visitare un amico che studia architettura nel IIT, siamo andati a vedere una conferenza di Ishigami al Crown Hall, che per me e un edificio impresionante dal punto di vista architettonico e dal punto di vista funzionale, come gli studenti usano lo spazio multifunzionale.

Cominciata la conferenza, uno dei progetti che mi ha impressionato di più ha stato una casa-ristorante, nel Giappone non mi ricordo dove, ma non credo che sia molto importante per quello che parlo adesso.

Nuvola di punti

Quello che penso, sia il "bang" del progetto, come dise il prof. Saggio, è il fatto che l'edificio è literalmente, un negativo in cemento e calciostruzzo di una serie di scavi nel terreno, elaboratti da lui in un modello, per dare a ogni spazio, le sue caratteristiche necesarie dal punto de vista dell'ambiente interno, come una perfetta grota dove ogni stanza è perfectamente definita per la pietra ed ha le caratteristiche che questa bisogna.

Il procedimento di creazione del progetto è abbastanza semplice con la tecnologia che si sceglie, che è il modellagio 3D per nuvola di punti direttamente dal modello che lui ha creato come una scultura, pensando il vuoto come gli spazi del progetto.

Dopo di avere precisato ogni punto dell'architettura, la costruzione consiste in creare del negativo del negativo nel terreno, cioè, di usare il propio terreno come cassaforma per il calciostruzzo, lasciando al materiale una consistenza e acabato petreo.

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