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New Substances

È evidente il fatto de che siamo nella terza ondata dell'evoluzione, e ogni volt che andiamo indietro per vedere il passato, ci rendiamo conto delle grande diferenze in sostanzialmente tutti i campi, diferenze plene nella concepzione di tanti elementi o degli usi e priorità di tutto il nostro mondo circondante di ogni giorno.

 

Trattandosi dell'architettura, possiamo apreziare due fascie di questa moneta che chiamiamo nuove sostanze, da una parte, l'architettura attuale, tante volte criticate per questo aspetto, è più profonda, cioè che non semplicemente ci da una funzione e una forma e basta, sino che dietro delle composizione spaziale, formale e decorative, c'è tutta una "storia" o un concetto che abitualmente è collegato alla funzione del edificio. Tantissime volte, un edificio non si capisce o ha delle forme strane che aparentemente non hanno relazione con niente, ma con un riferimento più profondo a qualche concetto che l'architetto ha considerato importante e interesante. Anche questo va creando ogni volta in più una separazione tra gli architetti e i consumitori di questi edifici, tante volte per non capire niente, e accusano gli architetti di aumentare i pressuposti.

Ma, con questo raggionamento andiamo a l'altra parte, quella che attualmente si va dimenticando e perde consistenza almeno nel mondo degli architetti: la decorazione per la decorazione o gli ornamenti per gli ornamenti. Non si può fare imparare a gli uomini di godere con un palazzo bello e con le fioriture in stucco, questo resta nel passato, ma si deve andare al concetto di belleza più profonda, che veramente ha un significato, e non bisogni degli ornamenti o delle forme  da per se, adesso si sta svilupando una cultura della filosofia nella architettura, con quelli riferimenti degli architetti e i suoi concetti nel disegnare un edificio.

Ad esempio, questo padiglione di Ghery a Chicago, risulta molto strano per i visitatori della città che dicono: Ah, Ghery e le sue forme strane!,

ma que dietro questo cliché e il suo sello personale, lui ha stato molto riguroso nel comporre queste forme, che sembrano la solidificazione delle luce e la musica che si suona e si vede in questo padiglione all'esterno. Lui ha preso il suo Bang!, come la costruzione della musica e il suono, ma che al di fuora sembrano delle forme strane, hanno un perfetto significato nel uso preciso in questa opera, il suo contesto e la sua funzione.

Jay Pritzker Pavilion, Frank Ghery (Millenium Park, Chicago)

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